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08 Giugno 2024
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Patrizio Bertelli ha vinto l'asta per Palazzo Carbonati ad Arezzo.

MILAN, ITALY - SEPTEMBER 18: Patrizio Bertelli, Miuccia Prada, Wes Anderson, Jarvis Cocker, Juman Malouf and Nicole Kidman attend the Private Opening of 'Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori' exhibition at Fondazione Prada on September 18, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images for Fondazione Prada)

L’imprenditore, presidente del gruppo Prada, ha ottenuto per 1,59 milioni di euro un altro edificio simbolo della sua città natale, che si aggiunge alla lista di investimenti che ha concluso nella zona. Secondo la stampa locale, il palazzo, al momento in stato di degrado, potrebbe essere trasformato in un hotel di lusso

Patrizio Bertelli continua le acquisizioni nella sua città natale. L’imprenditore aretino, presidente del gruppo Prada, ha ottenuto Palazzo Carbonati, storico edificio in via degli Albergotti, tramite un’asta istituita dal Comune di Arezzo. L’operazione, ammontata a 1,59 milioni di euro, si aggiunge ai precedenti investimenti di Bertelli nella città dove è nato e cresciuto. 

Attualmente in stato di degrado, l’edificio fino a qualche anno fa era la sede della Procura di Arezzo. Un simbolo, dunque della giustizia aretina e custode anche della sua storia. Il palazzo risale infatti al 1550, anno in cui fu voluto da Simonetto di Francesco dei Carbonati. Secondo quanto riferito dalla stampa locale, l’imprenditore avrebbe intenzione di salvare l’edificio dalla rovina trasformandolo in un hotel di lusso, così da accogliere i turisti in visita ad Arezzo e custodire i beni della sua città natale. 

Ma Palazzo Carbonati non è il primo investimento di Bertelli nel comune toscano. Negli ultimi anni ha infatti acquisito Caffè Costanti, noto per essere stato il set di alcune scene del film La vita è bella di Roberto Benigni, i ristoranti Buca di San Francesco e La Capannaccia e l’edicola di piazza San Jacopo. Per restaurare la facciata della Chiesa di Santa Maria della Pieve, l’imprenditore aveva infine sborsato un milione di euro. (riproduzione riservata) 

Diego Zerri

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