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08 Giugno 2024
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Incentivi Auto: Un Futuro Incerto tra Promesse e Sfide

In un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, il settore automobilistico si trova a un bivio tra la prosecuzione degli incentivi e l'adattamento a nuove politiche. Recentemente, durante un evento organizzato da Il Sole 24 Ore, il Ministro Urso ha lasciato l'auditorio in sospeso riguardo il possibile rifinanziamento dell'Ecobonus, nonostante le richieste pressanti da parte delle associazioni di settore per rendere questa misura più duratura e incisiva.

Urso ha ammesso che il "successo" degli incentivi correnti merita una riflessione profonda su ulteriori passi da compiere, indicando una possibile “svolta” nelle politiche future senza però delineare un percorso chiaro. Ciò solleva dubbi sulla continuità del sostegno finanziario a un settore in piena transizione verso la mobilità elettrica, specialmente quando confrontiamo la penetrazione del mercato delle auto elettriche in Italia (3%) con quella di altri paesi come Germania (12%), Regno Unito (15%) e Francia (18%).

Tra Critiche e Visioni: La Posizione di Urso su Europa e Stellantis

Il ministro non ha esitato a criticare le attuali politiche europee sulla mobilità, descrivendo la transizione come un processo che non deve trasformarsi in un "dogma". Questa posizione suggerisce un'apertura verso un approccio più flessibile e meno prescrittivo, in vista dei cambiamenti che potrebbero emergere con il nuovo Parlamento europeo e la nuova Commissione.

Parallelamente, il rapporto con Stellantis rimane fondamentale. Urso punta a riaffermare il ruolo centrale dell'Italia nella strategia del colosso automobilistico, mitigando gli effetti, soprattutto quelli occupazionali, del passaggio da piattaforme endotermiche a quelle elettriche. L'impegno di Stellantis a produrre un milione di veicoli nei siti italiani e l'introduzione di un secondo grande produttore nel paese sono visti come passi essenziali per stabilizzare l'industria e sostenerne la crescita.

Le Sfide Normative e Competitive: Prospettive dal Settore

Allo stesso evento, esponenti di spicco dell'industria auto hanno espresso preoccupazioni e aspettative per il futuro. Andrea Cardinali, direttore generale dell'Unrae, ha sottolineato che, nonostante le elezioni europee potrebbero non portare "grandi ribaltoni", il settore deve essere pronto per "eventuali scossoni" normativi. Questa incertezza normativa è un tema ricorrente, come confermato anche da Umberto Tossini, vicepresidente di Anfia, e Federico Visentin, presidente di Federmeccanica, i quali richiedono una strategia più inclusiva e competitiva a livello europeo.

Dario Duse di AlixPartners ha messo in evidenza la concorrenza crescente dei produttori cinesi, che non solo dominano il settore dei veicoli a combustione interna ma stanno anche espandendo la loro presenza globalmente. L'industria europea è quindi chiamata a rispondere con prodotti, contenuti e prezzi che possano contrastare efficacemente questa "aggressività" e "velocità" cinese.

Conclusione

L'industria automobilistica italiana si trova di fronte a un crocevia di opportunità e sfide. L'incertezza sul rifinanziamento dell'Ecobonus e le pressioni per una transizione più equilibrata si intrecciano con la necessità di competere su un palcoscenico globale sempre più dominato da nuovi attori. La definizione delle future politiche automobilistiche non solo influenzerà la direzione del settore ma definirà anche la posizione dell'Italia nel contesto economico e industriale europeo e mondiale.

Cristian Nardi

amministratore

Luogo: Pineto

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