
Il 10 giugno 2024, il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato il Decreto che recepisce in Italia la Direttiva (UE) 2022/2464, nota come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Questa direttiva, entrata in vigore il 5 gennaio 2023, introduce norme più rigorose per la rendicontazione della sostenibilità aziendale, coprendo aspetti ambientali, sociali e di governance, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza informativa.
Punti Chiave della CSRD
- Estensione del Perimetro Soggettivo: La CSRD amplia l’obbligo di rendicontazione includendo non solo le grandi imprese e le PMI quotate, ma anche, per motivi di valenza strategica, le PMI non quotate e le micro imprese della catena del valore.
- Inclusione nell’Informativa sulla Gestione: L’informativa di sostenibilità deve essere inclusa nella relazione sulla gestione societaria, conformemente ai commi 1 e 2 dell’articolo 2428 del codice civile, per la parte inerente all’informativa non finanziaria.
- Novità per la Catena del Valore: La direttiva introduce nuove disposizioni che riguardano la value chain, con un impatto significativo sulle imprese coinvolte.
Punti Salienti del Documento di Consultazione
Il documento, in consultazione fino al 18 marzo 2024, presenta diversi aspetti chiave per l’attuazione della norma in Italia:
- Obbligo di Rendicontazione: L’obbligo di informativa è imposto a grandi imprese e PMI quotate, inclusi enti creditizi e imprese di assicurazione. Sono escluse la Banca d’Italia e le micro-imprese, anche se quotate.
- Informativa Individuale di Sostenibilità: Le imprese devono fornire un’informativa dettagliata conformemente agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). La rendicontazione deve includere descrizioni di modello e strategia aziendale, obiettivi di sostenibilità, ruoli degli organi di amministrazione, politiche e procedure di dovuta diligenza.
- Informativa sulla Value Chain: Le informazioni devono riguardare anche la catena del valore dell’impresa, includendo prodotti, servizi, rapporti commerciali e catena di fornitura. Per i primi tre esercizi, le imprese possono spiegare gli sforzi compiuti per ottenere tutte le informazioni necessarie.
- Semplificazioni per le PMI: Le PMI quotate e altri enti di piccole dimensioni possono limitare la loro rendicontazione a informazioni essenziali come modello aziendale, politiche di sostenibilità, impatti negativi, rischi connessi e indicatori fondamentali.
- Formazione dei Revisori Legali: Entro il 1° gennaio 2026, i revisori legali devono ottenere l’abilitazione con almeno cinque crediti formativi annuali nelle materie di rendicontazione e attestazione di sostenibilità. Dal 2026, devono acquisire almeno venticinque crediti formativi annuali, con specifici crediti per revisione legale e sostenibilità.
Consigli di Lettura e Formazione
Per chi volesse approfondire il tema, sono disponibili diverse risorse formative e pubblicazioni:
- Corso online “ESG il rendiconto di sostenibilità”, dal 10 al 19 giugno 2024.
- Libri e eBook su reporting di sostenibilità ESG, sostenibilità e valore ESG, responsabilità sociale di impresa, e modelli di business ESG.
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