Concordato biennale e controlli, faro del fisco sugli autonomi: le categorie sotto esame

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Entro il 31 ottobre le partite IVA potranno accedere al concordato preventivo biennale. Si tratta di un accordo tra i contribuenti e l’Agenzia delle Entrate: il Fisco propone alla partita IVA una cifra da pagare per due anni, in base a quanto dichiarato dai contribuenti considerati “affidabili”, al fine di aumentare le entrate fiscali provenienti dai contribuenti “inaffidabili”.  Alcune stime parlano di possibili maggiori entrate intorno ai 2 miliardi, da destinare alla Manovra.

E il Fisco ha acceso il faro sui redditi di alcune categorie autonome: è infatti emerso che da 7 mesi una task force tra l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza è al lavoro sulle banche dati. Nel 2022 i bar e le pasticcerie hanno dichiarato al fisco in media 12.266 euro, mentre i ristoranti 15.153 euro: sono stati superati dai taxi, con 15.449 euro, e risultano sotto le discoteche che in media hanno indicato 17.566 euro di reddito. In alcuni casi i redditi sono più alti: dai 46mila euro degli avvocati, ai 55mila dei dentisti, dai 65mila euro dei commercialisti ai 258mila euro delle società di noleggio auto. E ci sono anche differenze all’interno delle stesse categorie da una provincia all’altra.


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