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A meno di un mese dalle elezioni europee, il Commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, ha sottolineato l’importanza di mantenere il corso del Green Deal, definendo un eventuale dietrofront come “un errore storico” durante il suo intervento al Brussels Economic Forum.

“Non possiamo permetterci l’errore storico di tornare indietro sulla transizione”, ha dichiarato Gentiloni il 16 maggio. Ha anche evidenziato che è necessario riflettere sui possibili rimpianti legati alla decisione, presa cinque anni fa dalla Commissione europea, di fare del Green Deal il suo obiettivo centrale.

Nel dibattito politico pre-elettorale in diversi Paesi, compresa l’Italia, la transizione verde è spesso vista attraverso le difficoltà incontrate da chi è contrario al Green Deal, come dimostrato dalle recenti proteste degli agricoltori. “Credo – ha detto Gentiloni – che dobbiamo collaborare con le forze politiche, le organizzazioni e gli attivisti per il clima per trasmettere un messaggio chiaro: sì, ci sono difficoltà da superare, ma non possiamo tornare indietro sul Green Deal. A venti giorni dalle elezioni, questo rappresenta un rischio, ma abbiamo ancora tempo per affrontarlo”.

La Commissione europea stima che per attuare la transizione verde e digitale nell’Ue siano necessari “investimenti aggiuntivi” pari a circa “620 miliardi di euro” all’anno.

Gentiloni ha anche affermato: “Per quanto riguarda l’aumento della temperatura globale, siamo già oltre il limite di 1,5 gradi, la soglia stabilita dall’Accordo di Parigi sul clima”. Ha citato dati significativi: “Nell’Ue, la riduzione delle emissioni nel 2023 rispetto al 2022 è stata del 15,5 per cento, un numero considerevole. Inoltre, nel 2023, la capacità di energia solare installata nell’Ue è stata di 56 GW, equivalente a circa 56 impianti nucleari di medie dimensioni in un anno”.

Il ministro delle Finanze greco, Kostis Hatzidakis, ha suggerito che c’è ancora spazio per riconsiderare almeno in parte i piani ambientali dell’Ue senza però rinunciare agli obiettivi generali del blocco. Ha aggiunto che ci sono settori, come l’agricoltura, in cui il blocco dovrebbe “rivalutare il ritmo della transizione e rivedere le politiche adottate”.


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