
«Chico è innocente. Chiedo il suo immediato rilascio». Queste le parole di apertura della lettera che Bradley Pike, fratello di Dale, ha scritto alla madre dell’ex produttore televisivo trentino, Chico Forti. Condannato all’ergastolo per l’assassinio di Dale Pike, avvenuto a Miami nel 1998, Forti ha sempre sostenuto la sua innocenza. Al tempo dei fatti, Forti, ex velista, stava negoziando con Dale, originario di Sidney e all’epoca quarantaduenne, per l’acquisto di un resort a Ibiza. Tuttavia, i tribunali statunitensi non hanno mai accettato la sua versione dei fatti.
Il fratello della vittima, tuttavia, crede fermamente nell’innocenza di Forti e ha espresso questo sentimento nella sua corrispondenza con la famiglia del produttore. Bradley scrive: «Sono estremamente felice che lei abbia finalmente potuto riabbracciare suo figlio dopo tanti anni, anni segnati da tragedie e lutti che hanno colpito entrambe le nostre famiglie».
Recentemente, mercoledì 22 maggio, a Chico Forti è stato concesso un permesso speciale che gli ha permesso di lasciare il carcere di Verona, dove è detenuto, per fare visita a sua madre, ora novantaseienne. Durante la visita di quattro ore, a cui hanno partecipato anche il fratello e lo zio di Forti con la sua compagna, Chico è stato accompagnato dalla polizia penitenziaria fino alla residenza materna.
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