
Quando il 6 febbraio 2026 al San Siro di Milano saranno inaugurati i XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, molte infrastrutture del valore di almeno due miliardi di euro non saranno ancora completate. Anzi, si stima che verranno realizzate opere per poco più di un miliardo di euro, con un’ampia fetta di progetti incompiuti. Questa situazione rappresenta una pessima figura per Infrastrutture Milano Cortina 2026 (Simico), l’ente governativo responsabile della costruzione di numerose strutture sportive e infrastrutture come strade, ponti, ferrovie, gallerie e tangenziali. Sebbene ci sia chi affermi che gli italiani riescano sempre a recuperare all’ultimo minuto, il panorama attuale delle Olimpiadi fa presagire un fallimento gestionale e previsionale già annunciato, ignorando gli avvertimenti di non intraprendere progetti non strettamente necessari ai Giochi.
PORTALE DI MONITORAGGIO – A cinque anni dalla vittoria italiana annunciata nel giugno 2019, le scadenze non rispettate non sono più solo segnalazioni giornalistiche o avvisi di ambientalisti, ma sono evidenziate in un portale creato da Simico su richiesta di associazioni guidate da Libera di don Luigi Ciotti. Questo portale, pur non permettendo l’accesso diretto ai documenti, riassume i dati essenziali dei progetti in corso: 92 opere divise tra le province di Bolzano, Trento, Veneto e Lombardia. Complessivamente sono 111 interventi, con alcune opere affidate ad Anas e Rete Ferroviaria Italiana a causa dei ritardi di Simico.
DICHIARAZIONI E REALTÀ – Il comunicato che accompagna il portale è ottimista: il 100% delle opere sportive sarà pronto per i Giochi, secondo Simico. Tuttavia, la pista da bob di Cortina, che da sola vale 125 milioni di euro, solleva molti dubbi sulla sua fattibilità entro marzo 2025, influenzando così la percentuale di realizzazione complessiva. Simico assicura che oltre il 90% delle opere sarà completato entro l’anno olimpico, ma i dati rivelano che 25 opere infrastrutturali per un valore di 1,9 miliardi di euro non saranno pronte in tempo. Tra queste, alcune verranno completate solo dopo il 2026, e altre non hanno ancora un finanziamento completo.
INTERVENTI DI ANAS E RFI – A marzo, il governo ha trasferito il controllo di alcune opere da Simico ad altre amministrazioni per accelerare i lavori. Anas ha preso in carico cinque opere in Lombardia per un totale di 197 milioni di euro, mentre Rete Ferroviaria Italiana si occupa di interventi sulla tratta Milano-Tirano per 99 milioni di euro. Ferrovie Nord gestirà un appalto da 257 milioni di euro per collegare la stazione di Malpensa alla rete nazionale. Questo spostamento di responsabilità riguarda opere per 554 milioni di euro, facenti parte del piano complessivo di 3,6 miliardi di euro per le Olimpiadi 2026.
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