Redditometro in Standby: Dubbi e Contraddizioni sul Decreto di Leo

Il destino del nuovo redditometro è incerto. Il decreto proposto dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, è attualmente sospeso. Un comunicato di Palazzo Chigi del 22 maggio ha annunciato che l’attività applicativa della misura di determinazione sintetica del reddito è stata differita, in attesa di una futura revisione normativa dell’istituto. La sospensione è stata confermata dalla premier Giorgia Meloni tramite un videomessaggio sui social: “Oggi ho incontrato il viceministro Leo e abbiamo deciso che è meglio sospendere in attesa di ulteriori approfondimenti.” Tuttavia, per molti questa sospensione non è sufficiente. La Lega ha presentato un ordine del giorno (a firma di Gusmeroli, Bagnai, Cavandoli, Centemero) chiedendo non solo la sospensione ma la completa abolizione del redditometro.

Il redditometro originale è stato abolito nel 2018, ma il decreto ministeriale del 7 maggio 2024, firmato da Maurizio Leo, aveva reintrodotto questo strumento di accertamento sintetico per valutare la capacità contributiva a partire dagli anni d’imposta dal 2016. Il decreto ha generato immediate polemiche, persino all’interno della stessa maggioranza, nonostante fosse stato condiviso preventivamente con associazioni dei consumatori, l’Istat e il garante per la privacy. Questa situazione ha spinto il governo a chiedere al viceministro Leo di chiarire le motivazioni del decreto durante il Consiglio dei ministri del 24 maggio. Successivamente, il decreto è stato sospeso in attesa di ulteriori revisioni.

Di seguito, le reazioni dei protagonisti:

La premier Giorgia Meloni ha dichiarato: “Mai nessun ‘grande fratello fiscale’ sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi del redditometro applicati alla gente comune. L’attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal viceministro dell’Economia Leo, è sempre stata orientata a migliorare il rapporto tra Stato e cittadini, a tutelare i lavoratori onesti e a combattere la grande evasione fiscale, come quella dei finti nullatenenti con ville, barche e supercar. Continueremo su questa strada, sempre dalla parte dei cittadini.”


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